Risparmio gestito: il costo per il servizio che non c'è
Recentemente è stato imposto l'obbligo di inserire nei prospetti informativi dei fondi comuni di investimento la percentuale delle commissioni di "gestione" che viene retrocessa alla reti di distribuzione degli stessi.
Stiamo parlando, si badi bene, non delle commissioni di sottoscrizione, bensì della commissione continuativa che (almeno in teoria, a giudicare dal nome) dovrebbe coprire il servizio di gestione del denaro conferito.
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Gestione attiva o gestione passiva?
L’economista e premio Nobel William Sharpe ha
dimostrato come sia sciocco,
per un comune risparmiatore, affidarsi ad un gestore di fondi con la finalità di
‘battere il mercato’ e come invece sia più saggio affidarsi ai fondi indice.
Sarà molto utile approfondire
il pensiero di William Sharpe che, fra l’altro, è il pensiero di quasi tutta l’accademia,
sulla cosiddetta gestione attiva, perchè questo ci permetterà di risparmiare moltissimi
soldi che ogni anno ‘regaliamo’ all’industria del risparmio gestito.
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Le domande sbagliate
nei questionari sul profilo di rischio
Tutti i consulenti finanziari hanno
un obbligo molto difficile:
determinare il profilo di rischio
del cliente.
Tuttavia i questionari sul rischio spesso non sono costruiti secondo criteri psicometrici
e contengono domande inutili e completamente inadatte allo scopo.
Commentiamo per esempio le 9 domande di uno dei questionari più utilizzati degli analisti:
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