I gestori che si trovano ad affrontare delle fasi di
eccesso non sono disposti a correre il rischio di perdite importanti e quindi tendono a diminuire l'investimento
o a selezionare i titoli che considerano poco rischiosi.
Nessuno aveva previsto
né la ripresa dei mercati dopo il crollo dell'autunno 1998 né il rialzo continuato
dei titoli tecnologici. Dopo questi eventi le tecniche
di misurazione del rischio sono diventate sempre più importanti.
Paradossalmente potremo
dire che i mercati fanno i rendimenti mentre i gestori controllano il rischio! Il
rischio è il fattore principale che dobbiamo considerare sia nell'investimento professionale
che nell'investimento personale.
In Italia abbiamo avuto un passato di titoli di stato che ci ha indotto a pensare che l'investimento finanziario frutta tanto e non comporta rischi. Nella realtà dei fatti a molti è capitato
di comprare titoli di stato e rivenderli a prezzi inferiori del
30%: la sensazione era che il patrimonio era al sicuro e che la cedola contribuiva ad incrementare
il patrimonio. Un investimento azionario fatto in
quei periodi (con orizzonti temporali di investimento di medio periodo), avrebbe
fruttato molto di più con dei rischi decisamente inferiori.
Ancora oggi è diffusa
l'abitudine di comperare titoli obbligazionari ad alto rendimento come se il rischio
fosse assente: i rischi delle obbligazioni dei paesi emergenti sono maggiori degli
investimenti azionari diversificati.
Stiamo tralasciando i reverse floater che nel
1998 offrivano cedole a due cifre e che nel 1999 hanno causato perdite a due cifre
(mediamente il 30%). Speriamo che lo stesso non accada con le obbligazioni reverse
convertible tanto di moda oggi e che sono degli investimento ad altissimo rischio
azionario truccati da investimenti obbligazionari.
Ecco alcuni consigli:
- Non comperare mai strumenti finanziari che non capiamo
- Investire sempre con portafogli diversificati tenendo in considerazione l'orizzonte
temporale.
- Le azioni ci permettono di ottenere
rendimenti migliori con rischi sostenibili solo
se abbiamo un obiettivo oltre i 5 anni.
- Le obbligazioni devono essere impiegate
per gli investimenti di breve periodo, per parcheggiare la liquidità e per mitigare
il rischio dell'investimento azionario.
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