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Classifica delle banche più sicure
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Per decenni il conto dei dissesti creditizi veniva ripianato dagli Stati
con il ricorso ai Fondi di garanzia
come avvenuto in molti casi anche in Europa dopo il crack di Lehman Brothers
A partire dal 1° gennaio 2016, il fallimento di una banca verrà risolto con il nuovo meccanismo di “bail-in” e
il salvataggio dell’istituto di credito, non avverrà più con soldi pubblici
bensì attraverso la riduzione del valore delle azioni e dei crediti dei correntisti
che abbiano depositato più di 100mila euro.
Dall’anno prossimo gli errori di gestione e gli illeciti del management
verranno assorbiti seguendo questa priorità:
1. gli azionisti
2. i detentori di altri titoli di capitale
3. i creditori di titoli subordinati quelli cioè più rischiosi
4. i creditori chirografari
5. persone fisiche e imprese titolari di depositi per importi oltre i 100mila euro
6. il Fondo di garanzia
I depositi sotto i 100mila euro sopporterebbero un sacrificio solo nel caso in cui il bail-in
di tutti gli strumenti con un grado di protezione minore
non fosse sufficiente a coprire le perdite e a ripristinare un livello adeguato di capitale.
Ad esempio, chi ha un deposito di 200mila euro
non sarà colpito se la crisi potrà essere assorbita attingendo dalle risorse degli azionisti.
Sono completamente esclusi:
- i depositi fino a 100.000 euro
- le passività garantite, inclusi i covered bonds
- le passività derivanti dalla detenzione di beni dei clienti (cassette di sicurezza)
- le passività interbancarie con durata originaria inferiore a 7 giorni
- le passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento con una durata residua inferiore a 7 giorni
- i debiti verso i dipendenti, i debiti commerciali e quelli fiscali purché privilegiati dalla normativa fallimentare.
Per tutelarsi dai rischi l’investitore dovrà porre attenzione:
- al rating cioè alla valutazione delle agenzie internazionali
- al consensus degli analisti
- all’andamento dei Cds, i credit default swap che rappresentano il “premio” per assicurarsi contro il default
- al coefficiente di solidità patrimoniale Cet1.
Quest'ultimo viene indicato nelle comunicazioni di bilancio
e rappresenta il rapporto tra capitale ordinario e attività ponderate per il rischio delle banche.
Più alto è il Cet 1, maggiore
è la solidità dell’istituto. Se il Cet 1 scende sotto la soglia fissata dalla Banca Centrale, l’istituto deve porre in atto operazioni di rafforzamento patrimoniale altrimenti può scattare la risoluzione bail in.
CLASSIFICA DELLA SOLIDITA' DELLE BANCHE
ISTITUTO BANCARIO
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CET1
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Fineco |
20,79 |
Unipol |
17,60 |
Gruppo Banca Ifis |
15,34 |
Banca Ifigest |
14,62 |
Banca Generali |
13,40 |
Ubi Banca Popolare Commercio e Industria |
12,90 |
Che Banca! |
12,45 |
Intesa San Paolo |
12,40 |
Gruppo Bancario Banco Popolare |
12,30 |
Banca Mediolanum |
12,23 |
Banca Carige |
12,20 |
Credem |
11,77 |
Monte Dei Paschi di Siena |
11,70 |
Deutsche Bank |
11,50 |
Banca Popolare dell’Emilia Romagna |
11,50 |
Credito Valtellinese |
11,40 |
Banca Popolare di Milano |
11,35 |
Banca Sella |
11,13 |
Mediobanca |
11,00 |
Gruppo Banco Desio |
10,60 |
Unicredit Banca |
10,53 |
Banca Popolare di Sondrio |
10,14 |
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lunedì 25 gennaio
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